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martedì 8 maggio 2012

Quel Benessere senza fine....


Sembra strano che un libro come ‘Cronache del dopobomba’ di Philip Dick, letto in questi giorni susciti tante emozioni e tante considerazioni. Il libro è del 1965, ma il contesto storico in questo caso è importante , si percepisce l’idea, la cultura di quegli anni. Un progresso ed un benessere illimitato che non sarebbe mai finito, una illimitata produzione di beni di consumi ed una infinita possibilità di accedere alle materie prime. Oggi, dopo più di cinquant’anni anche se non c’è voluto un conflitto nucleare stiamo rendendoci conto che non è così non può essere nè sarà così.
Le generazioni future e già noi stessi stiamo pagando duramente lo spreco che abbiamo fatto non solo delle materie prime, ma anche della cultura, del sapere, tanto che ancora oggi continuiamo a riferirci alle regole cartesiane quando parliamo di scienza.
Questa lettura mia ha fatto venire in mente il libro di Baricco ‘IBarbari’, anche questo un libro di qualche anno fa nel quale per altro si ipotizza il fatto che stiamo vivendo n mutamento di paradigma, che la  cultura sta cambiando, sta diventando ’superficiale’ da profonda che era, anzi troppo profonda, tanto che Baricco parla di veri e propri crepacci nei quali ci siamo infilati, quando oggi basta fare un pò di surf su google per sapere molte più cose di quante ne possiamo trattenere ricordare.
Insomma il libro di Dick ci ricorda che il nostro mondo esterno ed anche interno può mutare da un momento all’altro e sopravviverà solo chi vi si saprà adattare.