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sabato 17 gennaio 2009

Commento allo schema sulle indicazioni terapeutiche

Consigliare di consultare uno psicoterapeuta ad un paziente è una cosa molto delicata.Bisogna avere un buon contatto empatico con il paziente, capire che è pronto e soprattutto che la desinenza psi non lo spaventa e non gli faccia pensare di avere una patologia psichiatrica che lo spaventerebbe molto o che gli farebbe assumere una forma di diniego. Esistono delle sofferenze psichiche che pur non facendo parte della nosografia psichiatrica sono fonte di forti disagi, distruggono molto spesso la serenità di interi nuclei familiari e diventano fattori limitanti nella crescita e nello sviluppo degli individui. Da quì l'importanza di rilevare tali sofferenze di rendere consapevole di quanto esse possano limitarne l'esistenza e di quanto viceversa spesso un intervento anche banale di uno psicoterapeuta possa aiutarli.
Nella tabella 1 ne ho elencate come esempio alcune. Vediamole più nello specifico.
L'ansia è uno stato d'animo talmente diffuso da non essere più considerato una patologia, eppure non è uno stato fisiologico. E' uno stato di allarme incontrollato spesso indeterminato cioè senza motivo oppure esagerato rispetto ai motivo che lo determinano. Su questi stati sarebbe sempre opportuno andare a fondo e cercare di comprenderne i motivi spesso inconsci o di copertura. Questi stati possono essere saltuari accompagnare il paziente per un periodo della sua esistenza oppure trasformarsi in vere e proprie patologie o dare luogo a crisi di panico (in un prossimo post definirò meglio cos'è un attacco di panico, dal momento che spesso maschera o nasconde altri tipi di patologie) o altre patologie più gravi e più persistenti. La capacità o la possibilità di comprendere questi primi segnali di allarme di un disagio psichico sono importantissimi e potrebbero aiutare il paziente a non entrare in un lungo tunnel fatto di episodi ansiosi e di conseguente ricorso a Benzodiazepine di varia natura.
Spesso il medico di base ha la possibilità di venire a conoscenza di problematiche di coppia che allo stato nascente possono essere affrontate con interventi banali e meno incisive di quando si cristallizzano o diventano delle vere e proprie modalità comportamentali di coppia con influenze nefaste su tutto il nucleo familiare che tenderà poi, inevitabilmente a sviluppare una vera e propria patologia o nel suo complesso o designando una "vittima" un componente che con il tempo svilupperà una sofferenza o una patologia più franca ed evidente.
Un'altra tendenza che un medico di base può facilmente evidenziare è l'abuso di farmaci, una richiesta continuata e persistente di prescrizione di determinati farmaci e non solo di benzodiazepine deve sempre essere considerata con grande prudenza ed attenzione. Si tratta di un altro campanello di allarme che può farci pensare che il paziente è pronto a passare a patologie più strutturate.

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