E' difficile mantenere rigore e certezze, soprattutto tra i possibili pazienti.
Viviamo un momento storico nel quale il bisogno di aiuto psicologico non è mai sta o così impellente e necessario, basta scorrere la cronaca o l'aumento dei suicidi in questi ultimi mesi.
La crisi economica, la mancanza di certezze, la caduta degli ideali forti degli anni passati ci rende tutti un po' spaesati ed un po' confusi. Non sappiamo bene dove stiamo andando , per quanto tempo dureranno certe incertezze. L'idea di vivere la fine di un paradigma, la 'fine del mondo', perché tante cose che davamo per scontate non lo sono più. Quella crescita senza fine si è improvvisamente fermata e stiamo tornando inesorabilmente indietro, Tutti stiamo rivedendo abitudini e modi di vivere consolidati e dati per scontati.
In questo cambio di passo la psicoterapia può avere un'importanza fondamentale nell'aiutare a mettere a fuoco nuove abitudini e nuove modalità di pensiero.
Purtroppo anche nel campo dele psicoterapie regna sovrana e più che l'indirizzo teorico è forse più importante l'esperienza e la preparazione del terapeuta.
domenica 11 novembre 2012
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1 commento:
Ha ragione Dott. Galzenati.
Condivido in pieno il contenuto del suo post.
Proprio in questo momento storico siamo, forse, chiamati ad uscire da un
vecchio paradigma e da vecchie metodologie.
Siamo chiamati a riscoprire, al di là del farmaco, il valore aggiunto delle
relazioni e tra tutte, anche e soprattutto, delle relazioni
psicoterapeutiche.
Siamo chiamati ad uscire anche dai nostri paradigmi - approcci metodologici
a favore di una visione integrata che consideri primariamente il paziente
in quanto persona a 360 gradi.
Un caro saluto.
Dott.ssa Distefano
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