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mercoledì 18 aprile 2012

Il suicidio e la sofferenza psicologica


Quella del suicidio sta diventando un vero e proprio problema sociale.
Ma quello che tutti gli esperti delle scienze psicologiche sanno è che si tratta solo della punta dell’iceberg della sofferenza psichica. E’ evidente quindi che l’aumento straordinario di suicidi ai quali stiamo assistendo in questo periodo ci dà la dimensione dell’ampiezza e della profondità della sofferenza psicologica.
Da un punto di vista sociologico la diagnosi sia pur complessa nelle sue dinamiche è molto semplice nelle conseguenze, stiamo vivendo un momento di cambiamenti radicali,incontrollabili ed imprevedibili e tutto questo aumenta la quota di ansia per il futuro e per lo stesso presente degli individui. Inoltre stiamo cominciando a capire che abbiamo vissuto tutti al di sopra delle nostre possibilità economiche, abbiamo tutti vissuto un tenore di vita che non solo non è più sostenibile, ma che non tornerà più e questo provoca frustrazioni profonde e maldestri tentativi di chiudere gli occhi di fronte alla realtà dei fatti.
Questa brevemente l’analisi, il problema è quello dei rimedi, quello di creare una rete di assistenza psicologica che aiuti tutti dai meno fortunati economicamente a quelli con maggiori possibilità a prendersi cura del proprio benessere psichico. Si parla tanto, si è parlato tanto del benessere fisico, del mantenersi in forma e troppo poco del benessere psichico. Le ansie di questo periodo incidono fortemente anche sulla salute, sul nostro fisico è un dato banale. Le emozioni, le ansie aumentano la pressione e rischiano di rendere croniche malattie ipertensive e/o cardiocircolatorie.Il danno socio economico di tutto questo è evidente, ma è il dato meno importante. Quello che è più importante è che non viviamo bene che non riusciamo più ad essere se non felici almeno sereni.
Dovremmo porci il problema di ritrovare un equilibrio psichico assieme a quello fisico, da tempo si discute dei disordini alimentari, delle sofisticazioni alimentari, ma de benessere psichico, delle tossine psichiche che ingurgitiamo tutti i giorni quanto ne parliamo?
Il mondo occidentale ha sviluppato una tensione alla realizzazione dell’individuo intesa in senso materiale e molto meno in senso spirituale, voglio dire che ci siè curati molto poco della mente e forse troppo del corpo, esaltandone criteri di bellezza prima ancora che di salute. Oggi che viviamo un periodo difficile, oggi che stiamo vivendo sul crinale di un mutamento di paradigma siamo poco attrezzati per tollerare i necessari cambiamenti della mente.

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