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martedì 31 gennaio 2012

Bella gente....

Sto programmando un viaggio in Mongolia per incontrare degli sciamani locali e rendermi conto...delle differenze con il nostro mondo, di cosa sia diventato il nostro mondo.
Avete idea dello stridore di una amica che mi parlava del mondo glamour,della 'bella gente' in un ovattato locale rigidamente nouvelle cucine , si, proprio come il rumore dello stridore del gesso sulla lavagna.
Ma, ci rendiamo conto di dove stiamo andando,di quali miti ci hanno lasciato gli anni '80 e forse di quanta psicoterapia ci 'vorrebbe' per disincrostarci di tutti questi falsi idoli, se non sbaglio ne parlava già Bacone qualche secolo fa....
Già, perché qual'è ,oggi, la definizione di 'bella gente'?

Il Burn out negato

 In psicoterapia ed in generale nella nostra cultura contemporanea viene dato pochissimo spazio al Burn out.
Eppure siamo contornati da persone che probabilmente a loro insaputa soffrono di questa sindrome insidiosa, quanto pervasiva. Basta entrare in qualunque ufficio pubblico per trovarsi di fronte a persone abuliche, spente, prive di entusiasmo se non di vera e preparai voglia di lavorare.
Cosa è successo dentro a queste persone che magari avevano iniziato una occupazione un lavoro con tanto impegno. Si sono, come la traduzione letterale indica, bruciate dentro?
E siamo sicuri che non c'è la possibilità di ritrovare quella fiamma di entusiasmo di impegno e...soprattutto di soddisfazione?
La psicoterapia in questi casi può aiutare moltissimo e può essere quella fonte di rinascita a cui spesso in molti aneliamo!

Sbaglia più che puoi

'Sbaglia più che puoi...l'esperienza è il nome che tutti danno ai propri errori'
Oscar Wilde

Questa citazione attribuita, come molte, ad Oscar Wilde, riassume molto bene il timore che noi abbiamo di sbagliare...eppure sbagliare è connaturato con le nostre vite. Quante alternative ci si pongono quotidianamente nelle nostre scelte...se volessimo esasperare il concetto potremmo dire che nessuna è quella giusta, possiamo cercare quella meno sbagliata e già così ci avviciniamo ad una 'realtà' accettabile.
Ma la paura di sbagliare è fonte continua di ansie di preoccupazioni di patimenti.
Forse se ci sentissimo più liberi di sbagliare soffriremmo di meno!

martedì 24 gennaio 2012

La vita: un gioco tremendamente serio

A proposito del gioco mi sembra utile riportare questa pagina di Paul Watzlawick:
'Alan Watts disse una volta che la vita è un gioco la cui regola numero uno è:questo non è un gioco;è qualcosa di tremendamente serio.E,parlando di regole,Wittengtein fece notare molti anni fa che se qualcuno attira nostra attenzione su un particolare aspetto di un gioco, questo cessa di essere quel gioco"(Egli) ci ha insegnato un altro gioco in luogo del nostro-Ma come può il nuovo gioco aver fatto cadere in disuso quello vecchio? Ora vediamo qualcosa di diverso e non possiamo più continuare a giocare gioiosamente come prima".La ristrutturazione è una tecnica terapeutica che utilizza il fatto che 'tutte' le regole, tutte le realtà di secondo ordine, sono relative, che la vita è ciò che si dice che sia.Per molte persone questa è una pillola amara da inghiottire:preferiscono nell'accezione di Laing,giocare il gioco di non vedere che giocano un gioco, e definiscono onestà la propria cecità. Queste osservazioni non sono fatte per loro, e sono esortati a dimenticarle il più presto possibile.

domenica 22 gennaio 2012

Ancora sulla memoria : too big to Know

In un post precedente parlavo della memoria, della paura di perderla e della sua importanza per il nostro quotidiano. Ricordate il bellissimo film di Pupi Avati de 2010 'Una sconfinata giovinezza', nel quale si racconta della progressiva perdita della memoria del protagonista?
Oggi un articolo di Serena Danna su La Lettura del Corriere della sera si parla del sapere Too Big to know (troppo grande per conoscerlo) dal libro di David Weienbergr, ad un certo punto l'autrice della recensione dice una cosa alla quale io credo pensiamo tutti spesso " Internet starebbe modificando non solo i meccanismi ed i contenuti del sapere, ma il significato stesso di conoscenza".
E forse anche della memoria aggiungerei io, oggi non ho più più bisogno del prontuario medico, mi basta uno smartphone per avere con me tutto quello che mi occorre sapere...e la memoria?
Mi sembra poi importante citare un altro concetto.
" Da quando la conoscenza è diventata un network, la persona più intelligente all'interno di una stanza non è quella che pontifica in piedi davanti a noi, né tantomeno l'intelligenza collettiva della stanza: la persona più intelligente della stanza è la stanza in sé; il network che connette persone ed idee in quello spazio e lo proietta all'esterno"
Allora potremmo dirci che le cose che 'funzionano' oggi sono quelle che sono state capaci di creare dei network contenitori di memoria e ...forse di idee.

Un'emozione fortissima....

Bella la recensione dell'altrettanto bel saggio 'La società eccitata" di  Cristoph Türcke,  di Guido Vitielllo su La Lettura del Corriere della Sera.
 Ad un certo punto dice:
'....un antropologo catapultato da Marte penserebbe più prosaicamente che i popoli della terra hanno lo strano bisogno di sottoporsi a un continuo check-up emotivo per assicurarsi di essere vivi..."

Da leggere sia la recensione che il saggio. quel'"emozione fortissima", si è insidiata nelle nostre vite e...dovrebbe farci pensare!

venerdì 20 gennaio 2012

Giochi a somma zero....

'Perché è così difficile rendersi conto che la vita è un gioco a somma diverso da zero?Che si può vincere insieme non appena si smetta di essere ossessionati dall'idea di dover battere il partner per non esserne battuti? E che- cosa del tutto inconcepibile per lo scaltro giocatore a somma zero- si può perfino vivere in armonia con l'avversario decisivo, la vita?'

Da Paul Watzlawick  Istruzioni per rendersi infelici

Chi gioca?

'Stanno giocando a un gioco.Stanno giocando a non
giocare a un gioco: Se mostro loro che li vedo giocare,
infrangerò le regole e mi puniranno.
Devo giocare al loro gioco,di non vedere che vedo il gioco.'

R.D. Laing  NODI

giovedì 19 gennaio 2012

La giusta comunicazione

'I puristi tra gli esperti di comunicazione ammettono candidamente che esiste qualcosa come la 'giusta ' comunicazione, la cui grammatica si può imparare come quella di una lingua straniera....'

da Istruzioni per rendersi infelici di Paul Watzlawick

Nuovi occhi

Il vero viaggo di scoperta
non consiste nel cercare nuove terre
ma nell'avere nuovi occhi.

Marcel Proust

mercoledì 18 gennaio 2012

Illusioni...


« La credenza che la realtà che ognuno vede sia l'unica realtà è la più pericolosa di tutte le illusioni »
(Paul Watzlawick, La realtà della realtà[1])

lunedì 16 gennaio 2012

L'impossibile integrazione

Rispetto al precedente post c'è da aggiungere che oggi esiste una sterminata serie di scuole, tecniche, principi e teorie psicoterapeutiche, orientarsi è complicato, anzi, difficile per chi è del settore e per il possibile utente?
Oggi spaziamo dalla psicoanalisi ortodossa alla PNL, alla psicoterapia cognitivo comportamentale e chi più ne ha più ne metta...in fondo i principi base per aiutare una persona che soffre non sono poi così lontani o lo diventano se vengono applicati troppo rigidamente.

Come si fa ad incontrarsi?

E' veramente sconcertante rendersi conto della quantità di offerte di aiuto in qualche modo professionale on-line, allo stesso tempo è sconcertante  rendersi conto della soglia elevatissima di "sofferenza" cosiddetta comune. Dalle problematiche di coppia banali, a quelle scolastiche sino ad arrivare problemi che lambiscono la psicopatologia e che restano a volte volutamente ignorate.
Tuttto questo per dire che ad una grandissima offerta di prestazione professionali corrisponde un grandissimo "bisogno" di aiuto professionale, ma questi due mondi in qualche modo non si incontrano, da una parte la paura grandissima di consultare un professionista che si occupa dei problemi della mente, dall'altra la ricerca di farsi percepire come specialisti che possono aiutare a vivere meglio e non pericolosi "strizzacervelli" dai quali tenersi lontani, pena quella di essere marchiati come "malati mentali", quelli della nosografia classica, quelli che nelle barzellette indossano il cappello di Napoleone.
Sta diventando veramente difficile far comprendere come la psicoterapia possa aiutarci ad essere migliori, a risolvere piccoli e grandi problemi senza essere un lusso impossibile o per pochi. Ed è forse per questo che stanno nascendo una serie di figure intermedie come i mediatori i coach e così via, alcune per carità, professionalmente preparate ed adeguate, ma altre...
Insomma la cultura contemporanea ci sta allontanando sempre di più da una seria psicoterapia, capace di rispondere ai più disparati bisogni, considerata una possibilità in più e non un lusso per pochi o una necessità per i più sofferenti.

domenica 15 gennaio 2012

La memoria:salvezza o dannazione?

In un articolo di Chiara Lalli su La Letttura del Corriere della sera di oggi, ipotizza la possibilità di cancellare i nostri ricordi a seguito degli studi pubblicati dal libro Memory  della studiosa americana Alison Winters.
Bè i ricordi sono la nostra storia, rappresentano la nostra identità, una loro soppressione anche solo selettiva (per esempio i 'brutti ricordi') rappresenterebbe una modificazione sostanziale della nostra personalità.
Insomma con i nostri ricordi dobbiamo convivere ed anche con la sofferenza che comportano. Del resto la perdita della memoria nelle varie sindromi neurologiche degenerative è un evento che definiamo patologico e, diciamocelo, del quale abbiamo tutti una grande paura!

sabato 14 gennaio 2012

Amore

L'amore è una nebbia formata dal vapore dei sospiri:
purificato,diventa un fuoco sfavillante negli occhi degli amanti;
agitato un mare nutrito dalle loro lacrime.
Che altro è? Una follia più docile,
un'amarezza soffocante e una dolcezza che allevia.

Shakespeare, Romeo e Giulietta

La subdola sintomatologia della depressione

SI può essere depressi anche quando apparentemente non lo si è, al contrario si può"mascherare" uno stato depressivo con segni positivi se non addirittura di euforia pur senza sconfinare nelle sindrome bipolare vera e propria. Insomma tutti i giorni, tutti noi "mascheriamo" le nostre tristezze, le nostre malinconie, le nostre preoccupazioni per apparire efficienti, pronti, "vivi", ma sino quando ci riusciamo, sin quando ne abbiamo la forza e quante sono le modalità compensative che mettiamo in atto e che possono, a lungo andare, danneggiarci?

Lucidità

Come si fa a rimanere lucidi nel mondo nel quale stiamo vivendo?
Un capitoletto del bellissimo libro di Raffaele La Capria Esercizi Superficiali intitolato Infelicità, parla proprio di questo, della difficoltà di rimanere sereni, nonostante il bombardamento mediatico al quale siamo sottoposti. Guerre, carestie, omicidi...e chiunque di noi non può non esserne intaccato e sommare la propria infelicità quotidiana a quella della cosiddetta globalizzazione. Ma ci sarà un posto dove stare tranquilli, dove poter pensare e non "dover" pensare....
Il mondo sta cambiando e noi, senza accorgercene stiamo cambiando, siamo più tristi, più cinici, più "cattivi", quando si fermerà questa deriva?

giovedì 12 gennaio 2012

Oggi è quel giorno....

Oggi è un giorno bellissimo, è QUEL giorno, è il giorno giusto per fare quello che avremmo voluto fare da tanto tempo, non si rimanda più, oggi è quel giorno, anche per decidere di iniziare una psicoterapia...si, oggi è quel giorno!

Basta...sveliamo il segreto!!!!

Perché andare dallo psichiatra o dallo psicoterapeuta deve essere un segreto, una cosa da tenere nascosta o   addirittura di cui vergognarsi!
La psicoterapia aiuta le persone, noi tutti, a stare meglio a convivere con le difficoltà della vita con i disagi del mondo nel quale viviamo.
Lo psichiatra, lo psicoterapeuta aiuta a stare meglio non è una figura professionale alla quale ci si rivolge quando si sta "dannatamente" male, non si va dal medico solo per curarsi il cancro, ma anche per il raffreddore.
Allora lo vogliamo dire, finalmente, che esiste anche il raffreddore della mente per il quale una consulenza psicoterapeutica può essere fondamentale, perché il raffreddore della mente non degeneri?
Vogliamo smetterla di vergognarci, anche solo di pensare, di andare dallo psicoterapeuta e vogliamo cominciare a pensare che uno psicoterapeuta può aiutarci ad essere migliori, a vivere meglio, ed essere più sereni, più contenti di noi stessi. Insomma lo psicoterapeuta HA una valenza positiva, migliorativa e non è una figura "in negativo" di cui vergognarci. Chi FA una psicoterapia la fa per stare meglio, per essere migliore e non perché crede di vedere gli alieni in strada.
E questa non vuole essere una "pubblicità progresso" ma una risposta alle molte domande , alle molte richieste che mi sono pervenute.
Possiamo alzarci in piedi e dire la psicoterapia non è PER malati, ma può aiutare ognuno di noi a stare meglio e ad essere migliore!!

mercoledì 11 gennaio 2012

Far parlare di se

L'intervento del Prof. Bruno( http://www.repubblica.it/politica/2012/01/10/news/bruno-27876449/?ref=HREC2-9) non merita nessun commento scientifico se non una notazione a margine.
Era tempo che non si sentiva parlare di lui e non lo si vedeva nei salotti televisivi, forse questo è un modo per ricordarci che esiste!

L'importanza di affrontare se stessi.

Molti vorrebbero affrontare un lavoro su se stessi, cercare di comprendere, di capire ,finalmente, perché cadiamo sempre nelle stesse trappole mentali. Purtroppo pochi sono disposti a fare i sacrifici necessari perché questo avvenga. Se in molti, prima dell'estate, per qualche chilo di troppo sono disposti a grossi sacrifici,viceversa per modi di pensare, di essere, per sofferenze psichiche latenti o manifeste, che quotidianamente ci angustiano abbiamo meno disponibilità. Perché?
Le "scuse" (resistenze") sono sempre le stesse, il costo, il tempo e così via, .Eppure per qualche ruga in più molte donne sono disposte a sacrifici economici e di tempo enormi in relazione al problema, oppure ci sono persone disposte a fare jogging  anche sotto la pioggia o che non rinunzierebbero mai alla palestra serale. Perché?
La disciplina ed il costo economico di una terapia psicoanalitica non inciderebbero certo più di tante piccole e grandi manie di massa contemporanea, dai fast food al gioco d'azzardo che oggi sembrano consentirsi un po' tutti, eppure....
Forse nella società della forma dell'estetica nella quale viviamo è più importante quello che si vede rispetto a quello che si è. Forse, come in molti sottolineano, in questi ultimi tempi la nostra è diventata una cultura molto più superficiale, vero, ma non è tutto, una forma di resistenza al cambiamento è sempre esistita, fa parte delle leggi fisiche dell'Universo, ma oggi la superficialità, la cultura del vago, se vogliamo del lusso, sta sostituendo, sempre più frequentemente il sapere e questo forse è più grave.
Affrontare se stessi vuol dire avvicinarsi a capire dopo qualche sacrificio e molta applicazione perché certe cose non vanno come vorremmo o non sono andate come avremmo voluto.
Insomma potremmo non solo essere migliori, ma stare un poco più in "pace" con noi stessi!

domenica 8 gennaio 2012

Senza più sogni...

Un bell'articolo di Arturo Perez Reverte su La lettura del Corriere della Sera ci avverte di quanto la "mancanza dei sogni" che ci hanno accompagnato in questi ultimi anni ci stia rendendo sempre più "psicologicamente fragili...

giovedì 5 gennaio 2012

Non dimentichiamoci mai le candele di Kavafis


Le candele – 
Costantinos Kavafis
Stanno i giorni futuri innanzi a noi
come una fila di candele accese,
dorate, calde e vivide.
Restano indietro i giorni del passato,
penosa riga di candele spente:
le più vicine danno fumo ancora,
fredde, disfatte, e storte.
Non le voglio vedere: m’accora il loro aspetto,
la memoria m’accora del loro antico lume.
E guardo avanti le candele accese.
Non mi voglio voltare, ch’io non scorga, in un brivido,
come s’allunga presto la tenebrosa riga,
come crescono presto le mie candele spente.

La vita non restituisce mai niente....

".... non si era saputo proteggere, aveva messo tutto se stesso in gioco pensando che la vita ti restituisce sempre, prima o poi, quello che ti toglie ed invece non è così...."

La realtà ....

La realtà supera la fantasia....è vero!

mercoledì 4 gennaio 2012

I soldi e l'amore...

"Se una notte ti sei addormentata piangendo perché erano finiti  i miei soldi, una notte io mi sono addormentato piangendo perché ho capito che  amavi i miei soldi e non il mio amore."
Anonimo Cinese

Niente è per forza...

Niente "è per forza"...si può anche andar via di qui...

Aspettative deluse...

E' difficile accettare che gli altri siano diversi da come ce li aspettiamo. Ancora più difficile accettare che si comportino in maniera differente da come ci aspetteremmo o da come faremmo noi al posto loro,
Potremmo parlare anche di empatia e così via, ma il punto è un altro, siamo talmente infarciti dalla nostra educazione, dai nostri divieti interni, dalle nostre credenze spesso trasmesse per via transgenerazionale da non sapere alla fine noi stessi cosa "realmente" vogliamo non solo dagli altri, ma anche da noi stessi!

martedì 3 gennaio 2012

Le informazioni passano inconsciamente tra generazioni

"....I numerosi testi sulla comunicazione transgenerazionale apparsi negli ultimi anni hanno sottolineato che tra i membri di una stessa famiglia le informazioni circolano in modo che può apparire irrazionale o a volte un po' inquietante(soprattutto quando mette in evidenza come messaggi, ingiunzioni e divieti circolino tra i familiari senza la mediazione delle lingue comunemente dette). Queste osservazioni ci hanno permesso di scoprire che per la maggior parte siamo dei fedeli ex bambini depositari di lealtà invisibili le quali a volte ci legano in maniera incontrollabile o inconscia all'uno o all'altro genitore o persino ad ascendenti più remoti..."
 da Jaques Salomè Non ostacolare te stesso

La fine del mondo ed il suicidio

IL 2012 dovrebbe essere secondo il calendario dei Maya,l'anno della fine del mondo.
Vorrei sottolineare che c'è una bella differenza tra il morire (singolarmente,dico) lasciare tutto così com'è ed andarsene oppure scomparire tutti insieme inghiottiti da un qualche fenomeno astrofisico.
Forse, soggettivamente la morte è la fine del mondo, ma un cataclisma cancella il genere umano,dà, alla nostra mente una prsopettiva del tutto diversa.
L'universo senza il genere umno non sarebbe più quello che noi conosciamo, sarebbe forse basato su altre energie ed altri rapporti.
Ma torniamo alla differenza morte-cataclisma, quando si muore alla fine è comunque un cataclisma perché con noi muore tutto il nostro mondo.
Le "previsioni" di questo 2012 se non ci fanno credere in un cataclisma prossimo venturo, ci inducono a considerare cambiamenti forse "epocali"...e l'aumento sorprendente del numero dei suicidi di questi ultimi mesi dovrebbe farci profondamente riflettere sul nostro modo di vivere!

Mobbing

ci sono molti modi per parlare del mobbing, che esiste, è ua realtà molto più estesa di quanto non si pensi, ma che quad o diventa argomento accademico, assume improvvisamente connotati così seri, così ipegnativi e soprattutto mette in gioco noi stessi in maniera così pesante,,,che forse meglio lasciar perdere......

Il re "potrebbe" essere nudo!

Riprendere a lavorare  dopo le vacanze natalizie vuol dire ritrovare tutte le abitudini e gli oggetti quotidiani che carattterizzano la nostra vita. Non tutti sono " simpatici" e non tutte sono cose che facciamo con piacere, ma sono cose che " dobbiamo fare"...perchè? Le risposte sono così tante, così ovvie e così banali che è perfino inutile e esercitarsi a rispondere, ma una cosa mi domando: cosa ci impedisce di rendere la nostra vita migliore e di svegliarci con un bel sorriso? Non è una domanda banale, né una trovata pubblicitaria, diciamo che è una domanda del tipo Il re è nudo!

lunedì 2 gennaio 2012

La psicoterapia, una possibilità per cominciare l'anno in modo diverso

In molti contesti culturali, sociali, economici, viviamo tempi difficili, tempi che trovano forse la loro migliore espressione nella definizione di "società liquida" datane da Bauman.
Proprio in questo momento di grande confusione, la necessità di un aiuto psicoterapeutico che ci aiuti a vedere meglio in noi stessi, a capire cosa veramente vogliamo, diventa fondamentale e questo non per medicalizzare le nostre difficoltà esistenziali,ma per capirci meglio, per capire cosa davvero vogliamo noi e non per corrispondere a quello che gli altri vorrebbero da noi.
Anni di educazione cattolica, di ideologie date per scontate si sono sedimentate lasciando dentro di noi un puzzle pieno di tessere vuote, a volte incomprensibile, ed è allora che forse basta poco per mettere in moto nuovi modi di vivere e di pensare, per dare a noi stessi la possibilità di far emergere nuovi pensieri.
Oggi è il primo giorno dell'anno lavorativo e vorremmo tutti, come sempre, cambiare, cominciare l'anno in modo diverso, siamo pieni di buoni propositi, ma siamo oramai presi dalla routine e guardiamo con ansia l'orologio, aspettando che "anche" questa giornata finisca...... per ricominciare, poi, tutto nello stesso modo domani.
In questo senso la psicoterapia non deve essere vista come una medicalizzazione dei nostri affanni quotidiani, quanto piuttosto come una "possibilità" di una pausa per pensare e per far emergere pensieri nuovi!

FELICITA'

In Istruzioni per rendersi infelici Paul Watzlawick riporta la seguente storiella:"...Il figlio annuncia al padre la propria intenzione di sposare la signorina Katz. Il padre obietta che la signorina Katz non ha dote ed il figlio ribatte dicendo che solo con lei potrà essere felice. Al che il padre chiede: -Essere felice, e cosa ne ricavi?-..."
"

domenica 1 gennaio 2012

Convinzioni

"....Quanto alle credenze, il postmodernismo preferisce viaggiare leggero: ha delle convinzioni ,certo, ma non ha fede.....!

Il Senso della vita-Terry Eagleton