"Da giorni, al momento del risveglio,
mi batte nella testa un ritornello:
"senza fine", mormoro a mezza bocca "senza fine". Mi piacerebbe
che alludesse all'impensato amore dell'infinito istanate
di cui festeggia la celebre canzone: invece,
nel mio caso, è solo un carillon,
che feroce mi ricorda come un unica cosa per me non abbia fine, girando su se stesssa sempre eguale: l'ossessione."
Da Il Tempo ormai breve di Franco Marcoaldi
giovedì 22 dicembre 2011
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